Purtroppo a volte può capitare che per molti motivi mamma gatta non possa occuparsi
dei propri cuccioli, oppure che un piccolissimo cucciolo appena nato sia stato abbandonato e
noi non abbiamo resistito e abbiamo deciso di provare a salvarlo. Un gattino appena nato
è una creatura terribilmente indifesa e bisognosa di cure, purtroppo non è affatto semplice
sostituire mamma gatta e anche troppo spesso i risultati non sono proporzionali allo sforzo
compiuto e all'amore che viene loro dato. Quando però il "nostro" cucciolo riesce a superare il
momento critico e inizia a crescere, vederlo giorno per giorno diventare un grosso micione
sano ed affettuoso è ancora più bello e dà una soddisfazione incredibile.
Con questo piccola
serie di consigli vogliamo come sempre dare solo una serie di informazioni pratiche di massima,
il ricorso al consiglio ed aiuto di veterinari e specialisti è sempre la miglior risorsa a cui
possiamo attingere e non dobbiamo mai esitare a ricorrervi.
I gattini appena nati hanno bisogno di stare molto caldi. I cuccioli di gatto non sono in grado
di termoregolarsi come gli adulti, per cui la cosa migliore è mantenerli in un ambiente molto
circoscritto, come cuccia una scatola con una federa magari un po' pesante in tessuti tipo la
flanella, con al suo interno un termoforo (cuscino a riscaldamento elettrico) è molto adatta. In
mancanza del termoforo, la buona vecchia borsa dell'acqua calda va bene lo stesso, però
dobbiamo stare molto attenti a rinnovare spesso l'acqua per mantenerla sempre calda, un cambio ogni
due o tre circa è consigliabile. In assenza della classica borsa può anche funzionare una bottiglia
di acqua in plastica riempita di acqua calda, ma non troppo calda, e avvolta nella flanella. Borsa e bottiglia sono comunque soluzioni provvisorie, in quanto tengono il calore per poco tempo e si raffreddano rapidamente, il termoforo è in ogni caso la soluzione migliore.
Attenzione però,
il problema della termoregolazione c'è anche al contrario: se si tengono i cuccioli troppo caldi
loro non sono in grado quando sono molto piccoli, di pochi giorni per intendersi, di spostarsi
dalla fonte di calore quando il caldo diviene eccessivo, quindi vanno tenuti sì sul termoforo ma
questo deve essere regolato al caldo minimo e sempre controllato, con la mano: se sentiamo troppo
caldo con la pelle della mano dobbiamo spengere e riaccendere dopo 20-30 minuti.
Sarà anche
bene scegliere un posto dove sistemare la cuccia dove non vi sia confusione, passaggio di gente,
rumori forti, per far sentire a proprio agio i cuccioli che già soffrono per l'assenza di mamma gatta.
In assenza del latte di mamma gatta si può ovviare con prodotti specifici di tipo farmaceutico in
polvere solubile; il migliore probabilmente è il KMR, reperibile anche nei migliori negozi
specializzati per animali, anche on-line. Anche il latte di capra può essere una valida scelta,
ma assolutamente no al latte bovino o al latte in polvere per alimentazione umana! Scegliete
sempre alimenti specifici per garantire il corretto equilibrio ed apporto nutrizionale.
Per
cibare i cuccioli possiamo usare una siringa, ovviamente senza ago, in modo che se il cucciolo
non riesce a succhiare ci sarà possibile far uscire, con calma e delicatamente, una
prima gocciolina di latte nella bocca del micio. Non usatela però mai per schizzare il latte
nella bocca del micio. Usando lo stantuffo per spingere il cibo in bocca al cucciolo rischiereste
di mandarlo facilmente di traverso e causare soffocamento: mai premere, mai insistere, e
soprattutto controllare sempre se il cucciolo tenta di succhiare.
Ovviamente è anche
possibile utilizzare un biberon, ma in Italia è molto difficile trovarne con tettarelle adatte,
si riescono a reperire di solito solo quelle adatte ai cani. Forarne la gomma con un ago arroventato
per modificarle e renderle adatte al micio lascia poi un gusto residuo di gomma bruciata che i
gattini respingono. Se decidete per il biberon è consigliato il tipo Pet-Ag da 60 ml. Tenete
sempre a disposizione un congruo cambio di tettarelle (nipples), le Nurser Nipples, che si trovano
in confezioni da 5 tettarelle di ricambio in due differenti formati; si possono applicare al biberon
Pet-Ag da 60 ml, sono con puro lattice, simulano esattamente il capezzolo materno e si prestano a
essere utilizzate per animali di diverse specie.
La temperatura del latte dovrà essere tiepida,
non troppo calda nè a temperatura ambiente ma possibilmente prossima ai 38 gradi, temperatura tipica
di mamma gatta.
Fondamentale è
dare da mangiare ai cuccioli ogni 2-3 ore, anche di notte: sicuramente è snervante ed
impegnativo ma è di capitale
importanza per la sopravvivenza dei cuccioli.
Frequenza delle poppate | ||
Età | Giorno | Notte |
da 0 a 10 giorni | ogni 2 ore | ogni 3 ore |
da 10 a 15 giorni | ogni 3 ore | ogni 4 ore |
da 15 a 20 giorni | ogni 4 ore | ogni 5 ore |
da 20 a 30 giorni | ogni 5 ore | ogni 6 ore |
Intervalli troppo lunghi tra le poppate
possono causare importanti cali glicemici o provocare indigestioni. Le indigestioni possono
anche essere purtroppo fatali, nei cuccioli basta poco per causare blocchi intestinali.
Inoltre se il cucciolo per la troppa fame mangia con eccessiva ingordigia troppo cibo
in una sola volta, lo stomaco si potrebbe riempire troppo e comprimere il diaframma con
gravi conseguenze sulla respirazione del cucciolo. La regolarità degli intervalli di due
o tre ore è quindi importante quanto la quantità di cibo da fornire ai piccoli. Il fabbisogno
giornaliero di un cucciolo può essere calcolato circa tra il 25% e il 30% del peso, suddiviso
tra tutte le poppate. Se il cucciolo non mangia proprio tutto il suo latte non è grave, sarebbe peggio
se mangiasse troppo piuttosto che troppo poco, l'importante è che mangi con regolarità
e che il suo peso non diminuisca.
E' infatti doveroso controllare ogni giorno il peso
dei cuccioli per verificare che le cure che stiamo loro dando siano adeguate. Un cucciolo
dovrebbe aumentare con una certa costanza di peso, giorno per giorno, anche solo di pochi
grammi. Pesiamo quindi i cuccioli ogni mattina alla stessa ora, possibilmente prima di dare
loro da mangiare, e verifichiamo che ci siano dei miglioramenti.
Nei primi giorni il peso
potrebbe mantenersi uguale e poi si potrebbe verificare un recupero subitaneo, con il passaggio
al latte artificiale può succedere, l'importante è che il peso almeno non cali. Se poi il mancato
aumento si dovesse protrarre è opportuno consultare al più presto il veterinario in quanto il
cucciolo potrebbe non assimilare correttamente il nutrimento.
Un cucciolo appena nato, senza l'aiuto di mamma gatta non è in grado neppure di defecare. Solitamente
mamma gatta infatti lecca il pancino dei cuccioli dopo i pasti anche per stimolare i loro
bisogni. In assenza delle leccatine della mamma tocca a noi stimolare il piccolo finchè non
diventerà autonomo nelle sue funzioni. Possiamo usare un batuffolo di morbido cotone idrofilo per
simulare la sensazione di sfregamento e di leggera ruvidezza insieme in modo da dare le stesse
sensazioni della lingua dei felini, occorre fare però attenzione ad eventuali irritazioni provocate
dallo sfregamento. Se vedete che a forza di massaggiarlo con cotone il pancino del cucciolo si irrita,
non bagnatelo con acqua! Questo non farebbe che peggiorare la cosa, meglio usare con una goccia di
olio tipo Johnson's Baby per bambini, che aiuta la reidratazione della pelle.
Si può anche
provvedere con piccoli clisterini, quelli alla camomilla per neonati vanno bene ma ovviamente non
si dovrà utilizzare la dose intera! Appena poche gocce a giorni alterni di solito sono sufficienti
per sbloccare la situazione. Si deve sempre fare molta attenzione, ovviamente, a non danneggiare
le delicate mucose del cucciolo, durante l'intervento.
Una possibile causa di stitichezza
potrebbe a volte essere anche l'eccessiva durezza dell'acqua usata per sciogliere il latte in
polvere (dura nel senso di troppo calcarea, problema comune in molte città, come ad esempio Roma). Si
può usare in questo caso acqua minerale oppure bollire l'acqua del rubinetto prima di usarla, in
modo che il calcare decanti e rimanga nel recipiente. Ovviamente il latte dovrà essere lasciato raffreddare prima di darlo al cucciolo, perciò regolatevi bene anche con i tempi. Meglio comunque, e
più semplice, usare le acque oligomineali in bottiglia reperibili in farmacia e destinate ai neonati;
l’acqua del rubinetto è solitamente anche piena di cloro e disinfettanti, oltre che di calcare.
Se
avete più cuccioli in allattamento contemporaneamente, sarà utile calcolare magari tempi non troppo
rigorosi tra le poppate in modo da evitare che si abituino a svegliarsi sempre allo stesso intervallo
di tempo tutti insieme, facciano i bisognini tutti insieme e sempre tutti insieme mangino affannandosi
e rischiando il soffocamento. Meglio prendere i cuccioli uno alla volta mentre ancora dormono,
quindi prima massaggiarli e stimolarli per far fare loro i bisognini e poi nutrirli sempre uno alla
volta.
Mediamente l'inizio dello svezzamento del cucciolo può avvenire intorno ai 25 giorni, quando
il cucciolo inizia la dentizione, per terminare circa dopo tre mesi. Dopo i primi 25 giorni, in
pratica il cucciolo può iniziare a mangiare anche cibi solidi oltre al latte, materno
o artificiale che sia. Sarà perciò nostra
cura iniziare intorno a quella età a fornire al cucciolo alimenti solidi, inizialmente
mischiandoli al latte sia per ammorbidirli che per fargli prendere un odore e sapore noto ed
appetibile per il cucciolo, che imparerà in seguito a riconoscere anche il resto come
cibo. Esistono sia cibo secco (crocchettine) che umido specifico
per cuccioli, non usate cibi per gatti adulti in quanto solitamente forniscono un fabbisogno proteico
più basso di quello ottimale per un cucciolo giovanissimo in rapida crescita.
Come si può
vedere nella tabella qui sotto infatti, il fabbisogno energetico di un gatto decresce rapidamente in
funzione dell'età.
fabbisogno energetico del gatto per ogni kg di peso in rapporto all'età | |
meno di 10 settimane | 250 |
da 10 a 20 settimane | 130 |
da 20 a 30 settimane | 100 |
da 30 a 40 settimane | 80 |
adulto | 60 |
neutro | 48 |
Inizialmente come proporzioni si inizierà a dare una parte di cibo secco e 3 di latte oppure due parti di cibo umido in scatola o fresco e una di latte. Il cibo deve essere lievemente riscaldato, come per il latte da solo, e posto in una ciotola poco profonda, meglio ancora un piattino. Sicuramente all'inizio il cucciolo non andrà immediatamente a mangiare il suo nuovo pasto, fategli capire che si tratta di cibo appoggiando una piccola quantità sulla bocca del cucciolo, sempre senza forzarlo, oppure prendendone un po' con un dito e mettendo il dito in bocca al cuccioletto. Quando il piccolo avrà iniziato a mangiare da solo si inizierà a togliere gradualmente il latte fino a lasciare il solo cibo solido.
Solitamente lo svezzamento si completa intorno ai tre mesi di età, è comunque preferibile proseguire l'alimentazione con prodotti specifici per cuccioli fino ai nove mesi.
Si ringrazia per la preziosa collaborazione e le indicazioni fornite la gentilissima Dott.ssa Francesca Serena, veterinario comportamentalista; ogni eventuale indicazione errata che dovreste riscontrare è da ritenersi unicamente mia responsabilità.