Beta Veldonna di Betazed
17/12/2009 - 13/05/2014
Roma, 13 maggio 2014

Era da quando abbiamo iniziato ad allevare che inconsciamente sapevo che prima o poi sarebbe capitato, ma non pensavo così e non con te, mia piccola Beta. E non ero pronto. Non si è mai pronti quando qualcuno che ami ti lascia. Beta era una gatta dolcissima, affettuosa e molto coccolona. Anche con le persone che non conosceva non si nascondeva mai ma si avvicinava sempre, curiosa e in cerca di coccole che ripagava con tantissime e sonore fusa e leccatine sulle mani e braccia.
I nostri gatti sono estremamente dolci e affettuosi sia con me che con Laura, come del resto con chiunque, ma ognuno di loro ha una sua piccola preferenza, e tendenzialmente predilige acciambellarsi sopra o chiedere coccole al suo umano preferito. Beta era una delle "mie gatte", o forse è più corretto dire che io ero il suo umano. Sin da cucciola, non appena è stata in grado di salire sul lettone, veniva sempre a dormire accoccolata nell'incavo del mio gomito, almeno fino a quando non è cresciuta troppo, da brava maine coon. A quel punto ha preso ad acciambellarsi di fianco a me con la testa appoggiata al mio petto, oppure ad usare le mie gambe come una cuccetta sdraiandosi sopra e scavando pian piano con le zampette sino a formare un incavo in cui sistemarsi a dormire. Mai però prima di aver passato in rassegna tutte le altre gatte e i suoi umani, toelettando tutti quanti con cura e impegno, un mare di baci e di fusa. Se prima di andare a dormire mi mettevo al computer nello studio per finire alcune cose lasciate in sospeso, quando uscivo la trovavo sempre invariabilmente ad aspettarmi dietro la porta e appena uscivo andava tutta contenta miagolando verso la camera per saltare sul letto ad aspettarmi. Quando eravamo in sala, sul divano, correva subito ad accoccolarsi sulle mie ginocchia e ci rimaneva fino a quando non ero io a dovermi alzare per qualche motivo. Come ha sempre fatto anche Nessie, la sua mamma, quando le preparavo da mangiare saliva sul piano della cucina e mi dava un sacco di testatine, e quando le porgevo la sua ciotola non iniziava a mangiare se prima non le davo una grattatina dietro le orecchie.
Tutto questo per quattro anni, quattro anni di quell'amore e di quella fiducia disinteressata e incondizionata che pochi umani sono davvero degni di ricevere e solo un gatto o un cane è capace di dare. Da oggi però tutto questo è finito, da oggi la nostra piccola stellina d'argento non è più con noi, il suo piccolo cuoricino si è fermato per sempre.
Un maledetto tumore ce l'ha portata via in nemmeno due settimane attaccando il midollo spinale. Fino a quindici giorni prima saltava in cima al tiragraffi di tre metri, poi ha iniziato a zoppicare leggermente sulla zampina posteriore sinistra. Cortisone e antibiotici non hanno avuto effetto e in soli sei giorni ha perso del tutto l'uso delle zampe posteriori. Il responso della risonanza magnetica è stato purtroppo una tragedia annunciata. Abbiamo provato per qualche giorno a curarla per vedere se ci poteva essere una reazione per avere qualche speranza di tenerla ancora un po' con noi ma in altri tre giorni ha iniziato ad avere dolori quando la toccavamo sulla schiena e anche le zampine anteriori hanno cominciato ad abbandonarla. Ieri il veterinario ci ha dato la sentenza definitiva, ma ormai era già chiaro anche a noi.
Dopo una ultima notte passata a dormire tra noi sul lettone, ancora tentando di fare le fusa in risposta alle nostre coccole, oggi ho dovuto accompagnare Beta per il suo ultimo viaggio. E' mancata in braccio a me, la testolina sulla mia spalla e quei suoi meravigliosi occhioni verdi dolcissimi che mi sembravano chiedere aiuto, un aiuto che purtroppo non potevo più darle. Ho solo potuto stringerla a me e confortarla per l'ultima volta. Adesso lei ha smesso di soffrire, io e Laura abbiamo appena cominciato.
Addio piccola, splendida, dolcissima Beta, è stato bellissimo averti con noi, grazie per tutto l'amore e la gioia che ci hai saputo dare finchè sei stata al nostro fianco. E' terribile averti perso, ma sarebbe stato peggio non averti mai incontrata.
La terra ti sia lieve mio piccolo amore peloso.

Marco




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