Alpha Majoris di Betazed
12/12/2009 - 09/08/2018
Roma, 9 agosto 2018

Di tutti i gatti che abbiamo avuto in questi anni tu hai sempre occupato un posto molto speciale nel mio cuore.
Nata nella nostra prima cucciolata, non eri destinata a restare con noi ma avremmo dovuto cercarti una famiglia amorevole che si prendesse cura di te nel migliore dei modi.
Le cose però non sono andate così, del resto quasi mai le cose vanno come uno si aspetta. Non appena hai iniziato a muovere i primi incerti e buffi passi e ti sei sentita abbastanza sicura per avventurarti fuori dalla cuccia in cui sei nata ti sei sempre diretta decisa verso di me.
Quando hai imparato ad arrampicarti, e poi a saltare, il primo posto dove hai provato a salire è stato il letto, la prima cosa che hai fatto quando ci sei riuscita è stata venirti ad accoccolare sul mio petto per iniziare a leccarmi in faccia fino a quando non ti sei addormentata lì, stanca per il duro percorso e felice per il successo ottenuto.
Questa cosa l'hai fatta la prima volta che avevi circa un mese, e poi l'hai fatto ogni giorno per mesi fino a quando sarebbe stato il momento di affidarti a qualcuno, ma in quel momento mi sono reso conto che non avrei mai più avuto il coraggio di affidarti a nessuno mai, io ero il tuo umano e tu eri la mia gatta.
Sei cresciuta, sei diventata una degna figlia di papà Nermal raggiungendo quasi le sue dimensioni (e il suo peso!) ma hai sempre continuato ad addormentarti addosso a me dopo avermi riempito di baci. Durante l'inverno poi spesso ti intrufolavi sotto al piumone e ti accoccolavi tra la mia spalla ed il petto e ti addormentavi con la testa sul mio braccio dopo averci regalato un nuovo intero concerto di fusa.
Non eri destinata a rimanere anche perchè tra i tuoi fratelli e sorelle non sembravi essere quella con le orecchie migliori, la coda migliore, insomma non sembravi tu quella che nelle stupide paranoie di chi alleva poteva essere la gatta migliore della cucciolata, quella su cui puntare.
E naturalmente, un po' come nelle favole, anche se non eri affatto il brutto anatroccolo ma comunque una bellissima cucciolotta, crescendo sei sbocciata e sei diventata anche una bellissima gattona, tuttora sei quella che ci ha dato i migliori risultati in esposizione e prima e unica a portare il nome del nostro allevamento al titolo "supreme".
Hai sopportato senza mai nemmeno un piccolo miagolio tutti i disagi delle lunghe trasferte per andare in esposizione, nemmeno quella volta che siamo rimasti bloccati in aeroporto per la neve, senza riscaldamento. Ti ho preso in braccio e ti ho tenuto dentro al cappotto e tu sei rimasta lì fino al mattino, accoccolata al caldo riempiendomi di fusa e di baci come sempre, come se tutto fosse normale perchè comunque noi eravamo lì con te.
Eri molto intelligente, moltissimo, ci hai messo pochi giorni a capire come funzionava la nuova sveglia, a capire che se davi una zampata alla basetta la facevi smettere di far quell'odioso rumore e potevi tornare vicino a me a chiedere altre coccole. Rispondevi al tuo nome quando ti chiamavamo. Avevi anche capito perfettamente come si chiamavano tutti gli altri gatti, quando chiamavamo qualcuno di loro che si era "nascosto" o accoccolato in disparte, tu andavi subito sicura nella loro direzione senza esitare e ci mostravi dov'erano.
Ti sei sempre fidata di noi, hai accettato tutto anche da Laura; pure se con lei facevi la scontrosa alla fine però continuavi ad andare a cercarla, a sdraiarti vicino a lei, a salire sul tavolo quando avevamo finito di cenare per chiederle una carezza e un po' di attenzioni.
Quando ci siamo accorti che stavi male, che hai rischiato di rimanere con le zampine... ok, zampone posteriori bloccate hai sopportato interventi, medicine, riabilitazione senza storie, anche quando dovevi camminare sul tapis roulant immersa in acqua fino al petto. Hai capito che era per farti stare meglio e lo hai accettato, non ti sei mai arrabbiata con Laura che ti portava a subire tutte quelle "torture" ma anzi, ti sei affezionata anche a lei molto più di prima. Hai resistito e in poche settimane sembravi tornata una cucciola, correvi e saltavi e noi abbiamo sperato di averti regalato ancora tanti anni sereni e felici.
Ma, appunto, le cose purtroppo non vanno quasi mai come uno vorrebbe, é passato solo un anno e sono qui a piangerti per colpa di un maledetto linfoma.
So che tante delle cose che ho raccontato sembrano impossibili da credere per chi non ti ha conosciuto, ci sarà chi penserà che sto esagerando, che ti sto umanizzando troppo, ma io lo so com'eri, tu eri così, eri questo e molto di più, io ho vissuto con te tutti questi momenti che mi resteranno dentro per sempre e che rimpiangerò per sempre, perchè ora tu non ci sei più.
Non sentirò più la tua lieve vocina, quel verso particolare che facevi, non ci saranno più le tue manone guantate di bianco a sprimacciarmi, le tue leccatine e le tue fusa. Quel brutto schifoso male che ti ha portato via ha cancellato in pochi giorni nove anni di fiducia e affetto incondizionati che solo voi "animali" sapete darci. Non ti sto umanizzando, non eri e non avresti mai potuto essere umana, voi gatti siete troppo superiori. Sei stata una compagna felina splendida in questo percorso di vita insieme che è durato troppo poco, che avremmo voluto più lungo ma che purtroppo non ci è stato concesso.
Più ti penso e più mi ricordo di tante piccole cose che facevi, tanti episodi buffi, i modi strani che avevi di sdraiarti, come eri abile a scassinare i dispenser di crocchette, il modo che avevi di prendermi per la manica quando ero sul divano per tirarmi giù e farmi stendere così da potermi salire sul petto a "fare la pasta" in un mare di fusa. Sono tantissime le cose che abbiamo vissuto insieme a te, tante piccole cose, gesti comuni, momenti normali e speciali, e non basterebbe un libro intero per raccontarti, per dire quanto tu fossi speciale per noi e anche per Garak, il tuo amico del cuore che sono ormai giorni che ti cerca e ti aspetta inutilmente per consolarti e coccolarti. Stavolta non tornerai più a casa dalla clinica, non uscirai più da quel trasportino scrollandoti tutta come per toglierti di dosso ricordi ed odori di veterinari e fisioterapisti. Stavolta non siamo riusciti a fare niente, anche se ci abbiamo provato. Perdonaci se puoi.
Addio piccola Alpha, piccola stella, piccolo grande amore mio. Avrai sempre e comunque un posto tutto speciale nel mio cuore.





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