Storia

Già all'inizio del XVIII secolo in America, durante le fiere, si svolgevano anche mostre dei più bei gatti che vivevano nelle fattorie dei coloni. I gatti non venivano però premiati solo per la bellezza ma anche per la bravura nel cacciare i topi, ragione principale del loro allevamento. I tipici gatti che si potevano trovare in queste fiere erano animali di taglia grande originari secondo molti dello stato del Maine, al confine con il Canada.

Il Maine Coon è ritenuto una razza naturale che si è sviluppata tramite vari incroci tra gatti selvatici 'indigeni' e gatti europei domestici, tra cui molto probabilmente anche i 'Norvegesi delle foreste', che accompagnarono quasi ogni viaggio in nave compiuto tra l'Europa e l'America col compito di proteggere i viveri dai topi, a cominciare dai vikinghi sui loro Drakkar nelle isole di Terranova verso la fine del primo millennio della nostra era. Altri gatti a pelo lungo possono essere arrivati in America insieme ai primi coloni inglesi che si stabilirono nell'America nordorientale, e anche quindi nello stato del Maine. Inizialmente si può ritenere che la colorazione dominante fosse brown tabby, particolare che unito alla foltissima coda a pennacchio tipica di questo felino diede credito alla geneticamente insensata idea che questi gatti derivassero dall'impossibile ibridazione tra gatto selvatico e orsetto lavatore, il comune (per quelle aree) procione che in inglese è chiamato racoon. Da questa impossibile ipotesi e dalla contrazione del termine Racoon deriva comunque il nome della razza.
Un'altra suggestiva idea è quella che vedrebbe anche un incrocio con la lince canadese tra le possibili origini di questa razza, cosa forse non impossibile come la leggenda del procione ma decisamente assai improbabile.

Di sicuro questo splendido gatto è il frutto del perfetto lavoro di madre natura nel combinare le migliori caratteristiche disponibili per adattarle alle condizioni dell'ambiente in cui la razza si è sviluppata. Il territorio di origine, si diceva, è la costa occidentale nordamericana, l'odierna zona di confine tra Canada e Stati Uniti. Il clima è rigido, precipitazioni nevose abbondanti durante l'inverno, territorio ricco di acque e boschi, quindi pochi spazi liberi e privi di aostacoli naturali, nel mondo felino il Maine Coon è la risposta perfetta che nei secoli la Natura ci ha dato per l'adattamento a queste condizioni.

La sua struttura fisica è imponente, le sue zampe pertanto restano armoniose rispetto alla lunghezza, in linea con le dimensioni generali del corpo e sono definite infatti di media lunghezza, ma rispetto ad altri gatti sono zampe complessivamente lunghe, abbastanza lunghe da consentire al Coon di attraversare facilmente terreni innevati ed ostacoli a terra con relativo poco sforzo. Inoltre la struttura massiccia gli è di aiuto per sopportare ed assorbire meglio eventuali colpi od urti.

Il suo ricco e folto mantello è isolante e abbastanza impermeabile ed è in grado di fornire una valida protezione da pioggia e neve, tuttavia tende a ridursi nella parte inferiore del corpo e diventa relativamente rado rispetto ai fianchi e al dorso. In questo modo si riduce l'accumulo di neve e fanghiglia che il gatto potrebbe avere camminando su terreni innevati, accumulo che con il freddo inevitabilmente ghiaccerebbe addosso all'animale con gravi conseguenze. Allo stesso modo il pelame è più corto sulle spalle del gatto e si allunga sul petto e sulla parte posteriore, probabilmente perchè questo lo rende più adatto a svicolare anche attraverso aperture e pertugi molto stretti in caso di necessità. Essendo le spalle la parte più larga della struttura fisica del gatto, questa sarebbe anche la parte che tenderebbe a impigliarsi in eventuali ostacoli, per cui in quel punto un pelo più corto e meno propenso ad ostacolare i movimenti del gatto è decisamente vantaggioso, nonostante l'adattamento al clima freddo farebbe pensare che un pelo sempre e comunque folto sarebbe preferibile.

Le orecchie grandi, estremamente mobili e alte sono un grosso aiuto per le capacità di predatore del Maine Coon e gli consentono di sentire le prede con più facilità e dalle direzioni più disparate senza far altro che muovere l'orecchio stesso. Purtroppo però, soprattuto in climi come quello del nordamerica, sono anche una fonte di dispersione di calore e potrebbero facilmente gelare. Ecco quindi come risposta o folti ciuffi di pelo sia all'interno che in cima all'orecchio, pelo che contribuisce a mantenere l'orecchio caldo e sano.

Come si sa, la coda nel gatto è un elemento fondamentale per l'equilibrio e l'agilità; agisce come un vero e proprio timone direzionale e permette di bilanciare anche i movimenti più rapidi e inattesi permettendo al gatto di mantenere sempre un perfetto controllo. Sulle ampie superfici nevose però una coda lunga potrebbe rischiare di affondare rallentando o bloccando i movimenti del gatto o restare anche bloccata, oltre a dare problemi con l'abbassamento inevitabile di temperatura. Le lunghe code a ventaglio, folte, soffici, piumose e ricche di sostanze grasse tipiche del Maine Coon, permettono a questi gatti di mantenerle adagiate senza pericolo che possano sprofondare, aumentando la superficie di contatto senza aumentare il peso e rimanendo sostanzialmente impermeabili e asciutte. Inoltre la notevole lunghezza di queste code ricchissime è importantissima in quanto permette al gatto di usarla durante il riposo come una sorta di scialle che va a ricoprire le spalle e il muso, zone in cui il pelo è invece meno folto.

Similmente, le zampe molto grandi, tondeggianti e ricche di ciuffi di pelo, consentono al Maine Coon di camminare su terreni riccamente innevati senza sprofondare e mantenendo bene il calore. Alla pianta già larga del piede del Maine Coon viene fornito ulteriore appoggio dai numerosi e folti ciuffi che sporgono tra le dita, cosa che fornisce una maggiore impronta a parità di peso complessivo della zampa.

Certamente quando ciascuna delle caratteristiche favorevoli si presentava, in un ambiente abbastanza duro come quello in cui si è sviluppato il Maine Coon era inevitabile che gli esemplari che ne beneficiavano avessero dei grossi vantaggi e, sopravvivendo più facilmente e in maggior numero rispetto agli esemplari meno fortunati, potessero trasmettere ai discendenti queste stesse caratteristiche. La selezione naturale avvenuta nel corso di molti secoli ha portato a noi una razza maestosa ed elegante, ottima base naturale per il lavoro iniziato quindi successivamente dagli allevatori umani fin dalla fine del XIX secolo.

I primi esemplari esibiti in una mostra "ufficiale" apparvero all'esposizione del 1881 di New York, dove riscossero un grande successo. Da quel momento la razza si è sempre più diffusa ed è tuttora considerata in evoluzione, dal momento che dalla stirpe originale si sono generate differenti linee che hanno subito variazioni dovute al diverso clima ed ambiente in cui si sono sviluppate. Anche il fatto che il Maine Coon sia un gatto di razza naturale fa sì che potenzialmente sia portatore di geni capaci di far emergere svariate tipologie, e molti allevatori hanno basato i loro sforzi su questa caratteristica cosicchè oggi possiamo notare numerose differenze tra i Maine Coon nordamericani e quelli Europei.